sabato 30 dicembre 2023

Te Deum!


TE DEUM
 

È ancora la fine dell’anno: il calendario ci invita ad una riflessione su quello che è stato. Occasioni colte ed occasioni perse, rimpianti e risultati raggiunti, buoni propositi e promesse da mantenere si fondono e diventano il valido motivo per cantare – non solo metaforicamente! – il nostro canto di ringraziamento: Te Deum laudamus

Grazie, Signore, per le persone che abbiamo incontrato, abbiamo amato, che ci hanno accompagnato e fatto crescere. Grazie per lo scorrere dei giorni, delle stagioni, per la bellezza del creato.

Grazie perché, pur tra mille difficoltà e sfide, non ci è mancato quasi niente. Grazie per la vita che abbiamo visto fiorire, crescere, svilupparsi, in maniera impensata, bellissima e commovente. 

Grazie per le persone che abbiamo salutato, per la speranza che abbiamo alimentato, per la fede che ci unisce. Grazie perché non ti stanchi di noi, e continui ad additarci una promessa di vita e di futuro: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle. Tale sarà la tua discendenza». E non importa se i nostri buoni propositi, come ogni anno, non giungeranno a concretizzarsi: ci basta sapere che Tu sei con noi. Che ci ami. Che ci sostieni. Che ci incoraggi.

In compagnia di…

Grandi amici, legati anche dall’episcopato, Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno operarono in Asia Minore sul finire del IV secolo. Dotato di grande sensibilità caritativa Basilio, profondissimo teologo Gregorio, lavorarono alacremente per custodire la comunione nella Chiesa, sconvolta dalle dispute sulla divinità dello Spirito Santo che portarono al Concilio di Costantinopoli (381), in cui fu formulato il Credo che ancora oggi professiamo ogni domenica.


d. S. D. G

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